Slanciato e forte, elevato al cielo, è simbolo di morte, dolore e afflizione, indica una forte sete umana di vita, di immortalità e di eternità.
Legend of the cypress
Un cervo pascolava sui prati all'interno delle radure del bosco. Fu supervisionato da un giovane di straordinaria bellezza, il figlio degli dèi, Kiparis. Kiparis condusse il cervo al pascolo e poi, quando ebbe mangiato l'erba verde e morbida, lo portò alle acque delle limpide sorgenti, e poi all'ombra a riposare.
Poi un giorno, mentre Kiparis tendeva l'arco, colpì inavvertitamente il cervo con una freccia dalla quale il cervo morì. Il dolore insormontabile travolse Kiparis a causa della morte che aveva inflitto, e chiese agli dèi di dare al suo carattere un'espressione di dolore eterno.
La sua richiesta sarebbe accolta. E presto, dopo che tutto il sangue di Kiparis era sgorgato in ondate di lacrime, le sue membra cominciarono a inverdirsi, i suoi capelli, che prima cadevano sulla sua fronte innevata, divennero arruffati e, alzandosi verso il cielo stellato, cominciarono a sollevarsi cima slanciata. Dio sospirò e disse tristemente: "Verserò lacrime per te, e tu verserai lacrime per gli altri e sarai un compagno di dolore".